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MACERARE
Lasciare riposare un alimento in un liquido, ad esempio vino con erbe aromatiche, per aromatizzarlo.


MACERAZIONE CARBONICA
È la pratica adottata per primi dai produttori francesi del Beaujolais allo scopo di immettere sul mercato il loro vino novello poche settimane dopo la vendemmia, e oggi usata per tutti i novelli. Il processo consiste nel mettere l'uva intera e non pigiata in contenitori ermeticamente chiusi in ambiente saturo di anidride carbonica che provoca una fermentazione rapida con la quale parte degli zuccheri viene trasformata in alcol senza intervento di lieviti. Si ottiene un vino leggero di colore, con poco tannino. Di buon sapore ed equilibrato. Si tratta però di un prodotto beverino di scarsa rilevanza che va bevuto entro pochi mesi.
 

MADERIZZATO
Vino ossidato, in alcuni vini è una caratteristica come nel Madera o Marsala.


MAGNUM
Bottiglia con capacità doppia (1,5 litri) rispetto al formato standard (0,75 litri).


MATHUSALEM
Bottiglia il cui contenuto corrisponde a 8 bottiglie da 0,75 litri (6 litri).


MATTONATO
Colore di rossi molto invecchiati.


MATURO
Si dice di un vino che ha terminato il primo ciclo evolutivo e che è pronto per essere bevuto, avendo raggiunto il suo equilibrio organolettico.


METELLUS
Straordinario vino rosso, corposo, prodotto a partire da uve Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc e Merlot. Dal colore rosso rubino con intensi riflessi granati, presenta profumi e sapori complessi dove prevalgono note di tannini ellagici per prolungata maturazione in legni di varie dimensioni per almeno 48 mesi, ai quali si aggiungono altri 12 mesi di maturazione in bottiglia.


METODO CHAMPENOIS
È il metodo utilizzato per la produzione di vini spumanti di qualità, messo a punto nella regione della Champagne, in Francia, e prevede una seconda fermentazione in bottiglia. Tale metodo prevede 9 fasi: addition de la liqueur de tirage, mise en bouteille, prise de mousse, maturation sur lies, remuage sur pupitres, dégorgement, addition de la liqueur d'expédition, bouchage définitif, habillage. Dal 1994, i regolamenti dell'Unione Europea stabiliscono che la dizione «méthode Champenois» è riservata unicamente ai vini prodotti nella regione della Champagne. In Italia si utilizza in sostituzione la dizione «metodo classico».


METODO CHARMAT
Metodo che consiste nel ricreare in autoclave la presa di spuma del vino che si verifica con la seconda fermentazione in bottiglia nella lavorazione del Franciacorta, dello Champagne, o degli spumanti. In questo modo è possibile operare su grandi quantità di vino che viene imbottigliato sotto pressione. E' un metodo industriale di grande efficacia che non raggiunge ovviamente la qualità del metodo Franciacorta.

METODO CLASSICO
Denominazione italiana del metodo di produzione di uno spumante di qualità con seconda fermentazione in bottiglia. In base alla normativa CEE il metodo classico prescrive un affinamento minimo di 9 mesi.


MILLESIMATO
Parola di origine francese (deriva da millèsime) è sinonimo di annata. Al contrario del brut s.a. (senza annata), il Millesimato è ottenuto da uve (e quindi vini) di una sola annata, quella riportata in etichetta. In più ha un periodo di affinamento, in fase di presa di spuma, molto più lungo. Il Millesimato dell’AGRICOLA BOSCHI ha un minimo di 30 mesi di permanenza a contatto con i lieviti.


MORBIDO
Si dice di un vino dalle caratteristiche gustative piacevoli perché si presenta pieno, rotondo, pastoso, vellutato.


MOSTIMETRO
È lo strumento che viene utilizzato per determinare, per via densimetrica, la quantità di zuccheri presente nel mosto d’uva. I più utilizzati sono: il mostimetro Babo che indica i Kg. di zucchero ogni 100 Kg. di mosto, quello di Guyot che indica i Kg. di zucchero per ettolitro di mosto e il densimetro di Beaumé che indica approssimativamente il grado alcolico del futuro vino.


MOSTO
Prodotto dalla pigiatura o dalla torchiatura delle uve, con resa variabile. Il mosto è composto in gran parte da acqua (quasi l'80%), zuccheri, acidi, sostanze minerali e sostanze aromatiche. Con la pigiatura il mosto entra in contatto con i lieviti (presenti naturalmente sulle bucce) e inizia la fermentazione alcolica, che trasforma gli zuccheri in alcol, e il mosto diventa vino.