Sila
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Fin
dai tempi della Magna Grecia parlare di Calabria e di montagna, voleva
dire parlare della Sila, la sconfinata ed imponente "Sylva
Bruttia" che con le sue foreste secolari ed impenetrabili copriva
l'intera regione centrale della Calabria.
Ancora
oggi visitatori e turisti continuano a meravigliarsi nell’incontrare, a
pochi chilometri dalla costa ionica o tirrenica, una tale varietà di
boschi (pini larici, faggi, querce, castagni) intervallata da
praterie e pascoli, ricca di torrenti e laghi, tanto da rendere questo
vasto altipiano, spesso paragonato alle regioni del nord Europa,
l'autentico cuore verde del mediterraneo. Emerso dalle acque dell'oceano circa sette milioni di anni fa, in epoca ben più remota di gran parte della penisola italiana, l'altopiano silano deve la sua particolare formazione orografica all'incessante azione erosiva degli agenti atmosferici e dei ghiacciai che coprivano le sue vette fino a solo diecimila anni fa. |
Lago Ampollino (veduta dalla sciovia del Villaggio Palumbo) |
Il
versante nord dell'altopiano, affacciato sulla piana di Sibari, prende il nome
di Sila Greca, denominazione dovuta ad antichi flussi migratori di popolazioni
greche ed albanesi, etnie e culture ancora vive e presenti nei paesi posti alle
pendici di questi monti.
La
Sila Grande si estende al centro del massiccio e comprende le zone più popolose
ed attive dell'altopiano: dai rinomati centri turistici di Camigliatello Silano
e di Lorica, noti soprattutto per i comprensori sciistici di Monte Curcio e
Monte Botte Donato, ai laghi artificiali del Cecita e dell'Arvo, allo
straordinario territorio del Parco Nazionale della Calabria in Sila Grande che
comprende tra l'altro l'imponente foresta della Fossiata e la piccola riserva
naturale dei Giganti di Fallistro, colonia di secolari pini larici, ultimi
esemplari della foresta primigenia, sopravvissuti a secoli di continui
disboscamenti, piante che raggiungono oltre i 40 metri di altezza ed un diametro
di circa 2 metri. |
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Camigliatello Silano (veduta dalla sciovia) |
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Più a sud si estende la Sila Piccola, che comprende alcuni degli angoli più integri dell’habitat silano, come la valle del Tacina, la gola del torrente Soleo, le valli del Ciricilla e del Crocchio ed il fitto bosco del Gariglione, una tra le più rinomate foreste calabresi, posta al centro del Parco Nazionale della Calabria in Sila Piccola. Tra i laghi artificiali dell’Ampollino e del Passante troviamo i più importanti centri turistici, da Palumbo, frequentato sia in estate, sia in inverno, a Buturo, a Villaggio Mancuso, storico centro di villeggiatura dalle caratteristiche Villette di legno in tipico stile alpino dei primi anni del novecento.
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Abitazioni del luogo (Villaggio Mancuso) |
Il territorio silano, grazie alla varietà dei suoi paesaggi, è meta turistica in ogni stagione dell'anno: d’inverno numerosi impianti di risalita consentono la pratica dello sci alpino, mentre le innumerevoli piste che attraversano l’altopiano, si trasformano in un autentico paradiso per gli appassionati dello sci di fondo che sempre più numerosi praticano questo sport; in estate la Sila offre una tra le più vaste reti escursionistiche, percorribili a piedi, a cavallo o in mountain-bike, alla scoperta di valli assolate, torrenti incastrati tra le rocce, boschi meravigliosi che degradano dolcemente su laghi frequentati dagli amanti degli sport d’acqua. |
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Albergo delle Fate (Villaggio Mancuso) |
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Inoltre tantissimi intrattenimeti legati ai tempi moderni, ma sempre immersi nel contesto silano: boowling, bob a rotelle, discoteche, shopping, uscite in barca e in pedalò sui laghi, vi aspettano... |
Piste di bob a rotelle (Villaggio Palumbo) |